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Santa Tecla

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Santa Tecla

Duomo Abbaziale

Santa Tecla

Via Santa Tecla, 6

Il Duomo di Santa Tecla è il principale luogo di culto di Este e rappresenta la più antica chiesa cristiana della città. La sua fondazione risale probabilmente al IV-V secolo d.C., quando, sui resti di un edificio pagano preesistente, fu costruita una chiesa dedicata a Santa Tecla, vergine e martire dell’Anatolia. Nel corso del tempo, l’edificio ha subito diverse modifiche e ricostruzioni, fino a giungere alla struttura attuale in stile barocco, che ospita numerose opere d’arte, tra cui due capolavori settecenteschi: una pala di Giambattista Tiepolo e un gruppo scultoreo di Antonio Corradini.

Storia e trasformazioni del Duomo La posizione del Duomo, nell’area occidentale del centro storico, suggerisce che in epoca antica il nucleo abitativo della città fosse diverso da quello attuale. Si presume che sul sito sorgesse un tempio pagano, sui cui resti fu costruito il primo edificio cristiano. Durante il Medioevo, la chiesa fu ampliata e dotata di cinque navate. Originariamente orientata con l’abside a est e l’ingresso a ovest, la sua disposizione fu invertita tra il 1583 e il 1592 su iniziativa dell’arciprete Francesco Antonio Fracanzani, che incaricò Vincenzo Scamozzi di ricostruire la facciata verso il nuovo centro cittadino. Un violento terremoto nel 1688 rese necessaria la demolizione completa della chiesa. La ricostruzione, sostenuta dalla cittadinanza e promossa dall’arciprete Marco Marchetti, fu affidata all’architetto veneziano Antonio Gaspari. La nuova chiesa, progettata in stile barocco, presenta un’architettura unica con gli assi delle cappelle e degli altari convergenti verso il centro della navata ellittica. L’effetto visivo è esaltato dal profondo presbiterio e dall’alta cupola centrale, che dona luminosità all’intero edificio. I lavori, iniziati nel 1690, proseguirono fino agli anni ’30 del Settecento, anche se la facciata, progettata per essere decorata con marmi e statue, non fu mai completata.

Le opere d’arte del Duomo Tra le opere più celebri del Duomo spicca la pala d’altare nell’abside, realizzata da Giambattista Tiepolo nel 1759. La tela, intitolata “Santa Tecla che invoca la liberazione di Este dalla pestilenza”, è considerata un capolavoro dell’arte sacra. Il dipinto rappresenta il miracolo attribuito all’intercessione della santa durante la peste del 1630, con un contrasto suggestivo tra ombre drammatiche e una luce divina che illumina il volto di Santa Tecla. Sullo sfondo, sono visibili i monumenti di Este e i Colli Euganei. Un’altra importante opera è il gruppo scultoreo “Trionfo dell’Eucaristia” di Antonio Corradini, situato nella cappella del Santissimo Sacramento. Realizzato in marmo di Carrara, comprende la celebre statua della Fede velata, capolavoro di illusionismo scultoreo. Nella cappella opposta si trova un monumentale Crocifisso del Seicento, scolpito in legno di cirmolo da Francesco Terilli, con statue in marmo di Bernardo Falconi che rappresentano Maria Maddalena e la Madonna sorretta da Maria Salome. Le sagrestie del Duomo custodiscono circa 80 dipinti dal Quattrocento all’Ottocento, mentre l’Oratorio di San Valentino conserva preziose tele e le presunte spoglie del santo.

L’altare della Beata Beatrice d’Este Beata Beatrice d’Este, co-patrona della città, è ricordata per aver abbandonato la corte per dedicarsi alla vita religiosa. Venerata sin dalla sua morte nel 1226, il suo corpo incorrotto è conservato in un’urna di cristallo nel secondo altare a destra del Duomo. Sopra l’altare, si trova una pala ottocentesca di Michelangelo Grigoletti che raffigura Beata Beatrice insieme alla Vergine e a San Giovanni Battista. Ogni anno, il 10 maggio, vengono esposti gli oggetti appartenuti alla Beata, conservati intatti grazie alla cura dei custodi nel corso dei secoli.