Via George Byron, 6, 35042 Este PD
Villa Kunkler, conosciuta anche come Villa Byron, è un autentico gioiello storico e culturale che incarna lo spirito romantico del XIX secolo. Questo luogo magico, dove poesia, arte e natura si fondono, è strettamente legato a figure illustri della letteratura romantica come George Gordon Byron, Percy Bysshe Shelley e Mary Shelley. La villa, originariamente un convento dei frati Cappuccini, fu successivamente trasformata in residenza privata, diventando un rifugio ideale per poeti e intellettuali. Nel 1894, sulla facciata della dimora, accanto alla stanza in cui si crede siano state custodite le memorie del soggiorno dei poeti, fu murata un’iscrizione dettata dal poeta estense Gaetano Sartori Borotto: «Giorgio lord Byron / nel 1817 e 1818 / dimorò in questa villa / ebbe ospite / Shelley / e qui scriveva spaziando / per la natura e il castello / con ali di immensa fantasia». Sebbene Byron abbia soltanto affittato la villa dal console inglese a Venezia, il suo fascino lo colpì profondamente. Tuttavia, nella realtà, Byron la utilizzò più come soluzione pratica che personale: nell’estate del 1818, per evitare Claire Clairmont, giovane donna con la quale aveva avuto una breve relazione, Byron cedette la villa a Shelley e alla sua famiglia. Shelley, Claire e successivamente Mary Shelley (con la loro figlia) presero dimora nella villa per circa due mesi, sebbene il loro soggiorno sia stato segnato dalla tragica morte della bambina. Nonostante il lutto, il periodo passato a Este fu straordinariamente prolifico per Percy B. Shelley. Egli scelse un padiglione nel giardino della villa come luogo di lavoro, e proprio lì nacquero due dei suoi capolavori: il dialogo poetico Giuliano e Maddalo e il dramma lirico Prometeo Liberato. Fu inoltre ispirato dalla vista mozzafiato dei Colli Euganei per comporre il poema Versi scritti fra i Colli Euganei, dove i Colli emergenti dalle nebbie autunnali si trasformano in una metafora di salvezza: isole di serenità in un mare di sofferenza. Nel corso del XIX secolo, la villa passò alla famiglia Kunkler, che apportò importanti trasformazioni. Adolf Kunkler, appassionato di cavalli, fece costruire una scuderia unica, il celebre “palasso de tola”. Questo edificio, progettato in stile alpino e impreziosito dai raffinati dettagli lignei dell'artista Valentino Panciera, detto Basarel, aggiunse un tocco di originalità alla proprietà. La villa, dalla struttura a “U”, si sviluppa attorno a una corte centrale. Gli ingressi distinti conducono a spazi eleganti, tra cui salotti, una biblioteca e delle aree di rappresentanza. Tutt’intorno si estende un parco incantevole, popolato da alberi secolari e affacciato sui Colli Euganei, che con il loro fascino senza tempo richiamano l’atmosfera romantica che ispirò i celebri poeti del passato. Oggi, pur essendo una proprietà privata e accessibile solo in alcune occasioni durante l’anno, Villa Kunkler è un simbolo della storia e della cultura di Este, un richiamo irresistibile per gli appassionati di letteratura e di arte. La memoria dei suoi illustri ospiti, unita al suo fascino architettonico e naturale, continua a evocare un’epoca di straordinaria creatività e romanticismo, trasportando chiunque vi si avvicini nel cuore pulsante del XIX secolo.