Palazzo del Monte di Pietà

Nel cuore di Este, il Monte di Pietà è un luogo che racconta secoli di storia, tra economia, carità e trasformazioni architettoniche. Fondato nel 1541, fu inizialmente amministrato da dodici probi viri, come ricorda ancora oggi l’antica iscrizione scolpita all’ingresso: D.O.M.A.D. MDXXXXI. MONS PIETATIS ERECTVS. RESTAVRATVS MDCCXXII. Un edificio che ha attraversato i secoli Inizialmente ospitato in un edificio comunale, nel Seicento fu arricchito da un torresino, progettato per ospitare un orologio e una campana. I successivi restauri del primo Settecento e della prima metà dell’Ottocento gli hanno donato l’aspetto che oggi possiamo ammirare. Un centro di aiuto e riforme Nel 1785, durante la Repubblica di Venezia, il Monte di Pietà fu riorganizzato con una gestione più strutturata: tre Governatori, otto Presidenti, un Cancelliere Archivista, un Avvocato, un Cassiere e altri impiegati si occupavano dell’amministrazione. Un secolo prima, nel 1722, era già stata annessa la Cassa del Bagattino, destinata a finanziare risorse sanitarie per contrastare le epidemie di peste. Con l’arrivo del governo austriaco, nel 1830 fu richiesta una nuova riforma, attuata nel 1835, per garantire prestiti su pegni ai più bisognosi, mantenendo così la vocazione solidale dell’Istituzione. Un viaggio nel tempo tra storia e archeologia Oggi, il Monte di Pietà di Este non è solo un simbolo della tradizione di aiuto e assistenza, ma anche un luogo che conserva testimonianze archeologiche di grande valore. Nello spazio antistante la quinta occidentale, è possibile ammirare reperti dell’epoca romana provenienti dagli scavi di via Olmo: due eleganti capitelli corinzi e frammenti di architrave decorati con motivi a girali d’acanto, appartenenti a un portico colonnato del I secolo d.C.