Palazzo Rezzonico
Via Principe Amedeo, 7
Come molte famiglie veneziane, anche i Rezzonico decisero di avere una residenza a Este, sebbene in epoca piuttosto tarda rispetto ai Contarini, ai Corner e ai Pisani. La costruzione avvenne nella prima metà del Settecento per volontà di Zuane Battista Rezzonico, padre del cardinale Carlo Rezzonico, che salì al soglio pontificio con il nome di Clemente XIII. Il palazzo, pur essendo stato abitato dallo stesso cardinale, non fu mai completato. Ne venne realizzato solo il corpo lungo la strada, costituito da un solo piano più le soffitte, con una facciata scandita da ampie finestre rettangolari. Queste sono decorate con una cornice in conci a bugnato rustico in trachite, che sporgono dalla muratura priva di intonaco. Il grande portale d’ingresso, dall’aspetto più simile a un arco trionfale che a un accesso di palazzo, è impreziosito da conci in marmo bocciardato e culmina con una chiave ornata da un mascherone. Le due lesene e la chiave sostengono un imponente architrave, che si estende per l’intera altezza della fascia delle soffitte, caratterizzata da aperture circolari. Attualmente il palazzo è di proprietà demaniale e ospita la sede del Genio Civile.
