Via Cappuccini, 11
Villa Contarini degli Scrigni, detta “Vigna Contarena”, è una delle più affascinanti dimore storiche di Este. Si inserisce nel ricco patrimonio di Ville Venete edificate dalle famiglie veneziane nell’area euganea, dominata della Serenissima dal 1405 al 1797. Situata alle prime pendici del Monte Murale, la villa è immersa in un parco secolare incastonato tra le mura del Castello Carrarese (sec. XIV) e la pittoresca via dei Cappuccini. L’ingresso della villa è costituito da un piccolo cancello di ferro proprio sulla via ciottolata che risale la collina, tra l’Arco del Falconetto (sec. XVI) e Villa Kunkler-Byron. Questa particolare posizione rende Vigna Contarena pressoché invisibile dall’esterno e contribuisce alla sua atmosfera suggestiva. L’edificio attualmente visitabile fu realizzato nei primi anni del Seicento su committenza di Giorgio Contarini, membro del ramo di San Trovaso, detto "degli Scrigni", e costituisce l’ampliamento di una costruzione precedente: una casa di caccia di cui si hanno testimonianze da inizio Cinquecento e che includeva diverse strutture tra cui il brolo, l’orto e altre pertinenze. Ai primi del Settecento, l’architettura della villa, attribuita a Vincenzo Scamozzi, fu arricchita dall’aggiunta di un pronao e di una doppia scalinata in pietra che conduce alla loggia di accesso al piano nobile, abbellita da quattro colonne ioniche in pietra di Nanto e sormontata da un’ulteriore terrazza con timpano e volute ai lati. Vigna Contarena è una delle poche Ville Venete di cui è ancora possibile apprezzare la decorazione ad affresco della facciata: le finestre del piano nobile sono incorniciate da motivi decorativi a grottesche e figure umane reclinate su finte architetture, mentre un fregio con putti, grifi e girali vegetali corre lungo la gronda del tetto. La finitura del piano terra è a finto bugnato. Gli interni della villa ospitano affreschi e tele di pregio, con uno stile che unisce elementi barocchi e rococò. Al piano nobile, un lungo salone interessa l’intero lato Nord, mentre le stanze si affacciano a Mezzogiorno, con vista sulle mura del castello. L’ambiente più scenografico è la sala da ballo, completamente affrescata: alle pareti, rappresentazioni mitologiche di Apollo e Diana e pregevoli portali con figure di giganti attribuiti alla scuola di Giulio Romano. Sul soffitto, targhe con motti latini e figure grottesche incorniciano la parte centrale con lo stemma dei Contarini sostenuto da un genio alato. Di ottima fattura le grandi tele che decorano il soffitto del salotto, attribuite a Pietro Ricchi, sullo stile caravaggesco dei Tenebrosi. I pavimenti della villa sono quelli originali, in cotto bicromo, così come gli infissi con rulli di vetro soffiato e legature a piombo. Un elemento distintivo della proprietà è l’Orto Segreto (dal latino hortus conclusus), un piccolo giardino recintato ispirato ai “paradisi” persiani e ai serragli islamici per il gusto orientaleggiante delle colonne e dei finestroni in cotto traforato. All’interno, le mura sono arricchite da sedili in pietra e nicchie che un tempo ospitavano statue e reperti archeologici raccolti da Giorgio Contarini. Il Conte prussiano Christian von Haugwitz, proprietario della villa dopo i Contarini, dal 1805 al 1832, donò poi la collezione di iscrizioni romane al Comune di Este, contribuendo alla nascita del Museo Lapideo, precursore dell’attuale Museo Nazionale Atestino. Nel parco della villa si trovano alberi secolari, tra cui un imponente pino macedone, e la tomba del Conte di Haugwitz. La proprietà è della famiglia Caporali, che ha concluso nel 2025 un ingente restauro e offre ai visitatori la possibilità di conoscere un luogo ricco di storia e fascino.